La prima volta che gli operatori del centro di Baruipur (India) per ragazzi disabili hanno incontrato Bilal è stato traumatico. Era sui gradini della sua scuola, disteso. Cercava di salirli, ma le gambe non lo reggevano. Strisciava, si spingeva sui gomiti, sudava per il grande sforzo. Era in ritardo, i suoi amici erano già entrati. Lui, invece, non riusciva neppure a superare quei pochi scalini.
Il suo handicap, quella poliomelite presa da piccolo, gli impediva di fare le stesse cose che facevano gli altri. Gli amici gli volevano bene, ma lui si sentiva escluso. Difficile dargli torto, viste tutte le difficoltà che lo frenavano dall’avere una vita normale.
Amir, l’operatore che l’aveva incontrato, l’ha convinto a frequentare il centro, almeno a provarci. Bilal è venuto nel nostro centro per bambini disabili, ha iniziato a fare gli esercizi di riabilitazione che gli esperti gli consigliavano. Servivano per rafforzare i muscoli e migliorare la postura.
Dopo i primi esercizi, a Bilal è stato dato un deambulatore. Quel piccolo oggetto ha rivoluzionato la sua esistenza. Ora entra a scuola, cammina, si muove.
Adesso Bilal ha una nuova speranza, anche se dovrà continuare ad affrontare tante difficoltà.
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