Quantcast
Viewing all articles
Browse latest Browse all 13

Haiti, 6 anni dopo il terremoto

Milano, 12 gennaio 2016 – Ricorre oggi il sesto anniversario del terremoto di Haiti, che ha devastato il Paese nel 2010, uccidendo 230.000 persone, causando 300.000 feriti,  creando più di 2,3 milioni di senza tetto e oltre 1 milione e mezzo di dispersi.  Ancora oggi 65.000 vivono nelle baraccopoli. 1 bambino su 2 non va a scuola e 1 bambino su 2 non arriva all’età dei 5 anni per malnutrizione e malattie incurabili. Il 70% della popolazione è disoccupata, il colera scoppiato nel 2010, oltre a lasciare 9.000 vittime, tra cui migliaia di bambini, ha peggiorato la situazione già precaria.

Fondazione L’Albero della Vita è presente da quel giorno ad Haiti con progetti per migliorare la vita dei bambini. In occasione del terremoto del 2010 ha partecipato alla fase di post-emergenza, assistendo la popolazione; in seguito ha pianificato interventi di lungo periodo come il suo progetto che mira a ridurre la mortalità materna e infantile,  la malnutrizione dei bambini e a promuovere il diritto di accesso all’assistenza sanitaria e all’istruzione, supportando una vera e propria oasi nell’inferno di questo quartiere: le Vilaj Italyen. Il villaggio prevede un centro d’accoglienza che ospita 110 bambini orfani, da 0 a 4 anni, una scuola con 350 minori dai 3 ai 17 anni,  e una clinica pediatrica diurna che visita in media 60 bambini e 25 donne incinte al giorno. potenziamento delle strutture educative per i bambini attraverso il programma SaD.

Ad Haiti il Sostegno a Distanza è nato per garantire ai bambini che vivono in uno dei Paesi più poveri del mondo, il diritto all’infanzia. I bambini dovrebbero andare a scuola, sognare e giocare, invece spesso la povertà li costringe a lavorare nei campi, a rovistare tra i rifiuti e le discariche, a vivere in strada. In molti casi i bambini sono spinti a rubare o a prostituirsi. Attraverso il SaD il bambino riceve ogni giorno tutto ciò che è necessario per la sua crescita, senza vedersi costretto ad abbandonare il proprio Paese.

Pensando ai bambini più poveri di Haiti: contribuisci anche tu a raccogliere la somma necessaria per la ricostruzione del tetto della scuola, unica in tutto lo slum e frequentata da 350 bambini dai 3 ai 17 anni del nostro progetto. Contribuisci anche tu con una donazione sul sito RETE DEL DONO.

Del tuo aiuto ne hanno bisogno i bambini di Haiti e ne ha bisogno soprattutto suor Marcella, straordinaria missionaria che ad Haiti gestisce, con le donazioni dei sostenitori generosi come quelli de L’Albero della Vita, la clinica di San Franswa. Unico presidio medico gratuito nella bidonville di Waf Jeremie, a Port-au-Prince, la clinica di suor Marcella è la sola speranza di sopravvivenza per migliaia di bambini poverissimi, che si aggirano sperduti tra i rifiuti della discarica e le macerie lasciate dal terremoto 6 anni fa.

In questo ambiente violento e malsano, privo di acqua potabile e di servizi igienici, è facilissimo ammalarsi. Soprattutto se si è piccoli, deboli e affamati. E quasi tutti i bambini di Waf Jeremie lo sono.

Suor Marcella non li abbandona e ogni giorno esce a cercarli per le strade di questa baraccopoli, tra le più pericolose al mondo, per vedere se qualcuno di loro si è perso, è in difficoltà, malato o gravemente denutrito.

Quando suor Marcella trova un piccolo solo all’angolo di una via, smarrito, affamato e senza genitori, lo prende in braccio e lo porta di corsa alla clinica per i controlli medici e le prime cure. Se è necessario, lo imbocca lei stessa come un genitore attento e affettuoso, fino a che il piccolo non si riprende.

Ogni bambino raccolto per strada diventa parte del cuore di suor Marcella, che per lui farebbe qualsiasi cosa, anche solo regalargli un sorriso.

Senza il tuo prezioso sostegno, non esisterebbero i sorrisi di tanti bambini.

I bambini di Haiti hanno bisogno di te! Aiutali su: RETE DEL DONO

 

 

 

The post Haiti, 6 anni dopo il terremoto appeared first on L'Albero della Vita.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 13

Trending Articles